Nella colorata e profumatissima famiglia dei frutti dimenticati

da assaggiare, seguendo la stagionalità alla Masseria Gargaleo

Il presidio slow food "La pera signora della Valle del Sinni"

 

Facciamo parte del presidio SlowFood de "La pera signora della Valle del Sinni", che è una pera di piccole dimensioni, colore giallo e sfumatore rosso vivo. Le sue caratteristiche, la maturazione in epoca tardiva insieme alla fragranza e al profumo intenso le valgono la  denominazione di “signora”.

 

La nostra azienda si trova in Contrada San Basile Gargaleo a Nova Siri. Territorio collinare, clima mediterraneo, terreni di medio impasto e tendente all’argilloso; tra i nostri calanchi la Pera Signora svetta sovrana.

I frutti dimenticati: Il carrubo

 

Tra i frutti dimenticati produciamo anche i baccelli di Carrubo che hanno proprietà curative e che sono sempre state utilizzate dai nostri nonni come "dolcetto a fine pasto". Caduta in disuso a partire dagli anni 50 veniva data solo ai maiali per l'alto contenuto glicemico.

Rivalutata negli ultimi come surrogato del cioccolato per i bambini allergici e come addensante delle marmellate.

I frutti dimenticati: le nespole

Le nespole, dolci, asprigne e delicate, ormai non si trovano quasi più nei mercati.

Noi le produciamo e le facciamo assaggiare ai bambini come merenda nei laboratori e spieghiamo loro anche come si trasformano e portano a casa le ricette di marmellata di nespola con carrube e di liquore nespolino.

 

I frutti dimenticati: il gelso

Gelso, frutto dimentaco. Se dico Gelso non sanno di cosa io stia parlandp. Queste bacche nascono da un possente albero e possono essere nere, violacee o bianche.

Anche Ovidio le nominava nella sua Metamorfosi.

 

Venite ad assaggiare questa dolce delizia.

 

I frutti dimenticati: La pera di San Giovanni

Questa pera oggi è una pianta per appassionati.

Non sono oggetto di coltivazione intensiva perchè sono difficili da conservare.

Sono gustate al meglio, profumate e aromatiche, appena raccolte dalla pianta stessa.

Era la prima frutta che il contadino raccoglieva dopo la penuria di frutta invernale.

Particolarmente ricercati all'inizio di stagione perchè una fonte piena di vitamine e minerali.

 

I frutti dimenticati: le more

Frutto spontaneo da tenere sott'occhio. Simbolo dell'estate con i

frutti rossi, dolci maturi e succulenti.

 

I frutti dimenticati: Le mele cotogne

Prima, la mela cotogna faceva parte a pieno titolo della frutta in tavola della stagione autunnale.

Almeno in alcune parti di Italia è stata dimenticata ed è difficile trovarla nei mercati pur avendo delle proprietà medicinali spiccate, essendo poco calorica e ricca di vitamine, fibre e sali minerali come magnesio e potassio e vitamina C.

 

I frutti dimenticati: Il melograno

Questa pera oggi è una pianta per appassionati.

Un tempo, al melograno si associava il concetto di fertilità, bellezza ed abbondanza.

Viene utilizzato in medicina naturale come pianta medicinale e gustato in tavola durante l'inverno.

Altro frutto dimenticato della dolcezza nostrana.

 

I frutti dimenticati: Le giuggiole

Tutti conoscono il detto "andare in brodo di giuggiole" ma non tutti sanno che è un frutto autunnale che accresce il suo grado zuccherino man mano che l'autunno diventa inoltrato.

Si può mangiare fresca, appena raccolta dall'albero, oppure ottenerne il celebre brodo di giuggiole,.

Altro frutto dimenticato, dal fascino antico.

Lo ritrovate nel museo dei sapori della masseria Gargaleo.